L’IMPORTANZA DI FARE LA PROVA DELLE RICETTE

Buona la prima? Magari, ma purtroppo non è sempre così. Fare la prova di una nuova ricetta è essenziale prima di proporla durante una cena.

Anche le ricette dei migliori chef vanno sempre provate. Innanzitutto per testare le nostre capacità sia manuali che di gestione del tempo quindi fare la prova è assolutamente necessario per evitare figuracce e imbarazzi.

Quando sto studiando un menù solitamente faccio la prova delle ricette e mi appunto le modifiche dopo l’assaggio.

Ad esempio la ricetta Scotch Eggs che troverete nella sezione antipasti è completamente rivisitata nei gusti rispetto alla tradizione, con degli aromi che secondo me si sposano meglio a un gusto mediterraneo.

Tutti i miei libri di ricette sono pieni di post-it con indicazioni o varianti.

Questo perché, volendo spesso variare, mi capita magari di non rifare la stessa ricetta per anche un paio d’anni. Dopo lunghi periodi tendo a non ricordare cosa avevo pensato di cambiare tanto tempo prima.

Anni fa, per il pranzo di Natale avevo strutturato il menù partendo con dei piccoli muffin ai funghi e il mio patè fatto in casa. Come piatto principale avremmo avuto un pasticcio di cappone e funghi in crosta, e quindi volevo dopo l’antipasto servire una zuppa per alleggerire la situazione.

Ero indecisa su quale zuppa servire, all’epoca non ero molto esperta di zuppe e quindi ho selezionato quattro opzioni.

La prima era la mia zuppa di cipolle super consolidata che dal 2010 mi accompagna con successo. Un’altra opzione poteva essere continuare con il filone funghi, quindi una velluta di funghi. Altrimenti una stuzzicante crema di patate con paprika e pancetta croccante, oppure qualcosa di rinfrescante, la zuppa di asparagi e dragoncello.

Due settimane prima di Natale il mio compagno si è seduto a tavola per cena. Si è ritrovato davanti tre ciotole con altrettanti pentolini fumanti e io che gli sorrido come lo squalo di Nemo dicendogli “Amore, spero che stasera tu abbia voglia di zuppa!”.

Indovinate quale abbiamo scelto? Asparagi e dragoncello in modo da alleggerire un po’ il menù e dare un consistente stacco di gusto.

Anche quando decido di fare delle carni che richiedono delle salse faccio solitamente dei test per capire quale salsa si sposa meglio con il piatto. Ovviamente produrre piccole quantità di qualsiasi ricetta è complicato (e di solito rimpiango di non essere stata più attenta alle lezioni di matematica a scuola).

La cosa più importante è provare sempre quello che si vuole poi cucinare per evitare guai.

Nell’articolo “i miei menù” Vi ho raccontato di un esperimento disastroso con una crema di fave e menta. Il tema del pranzo di Pasqua era Pasqua Mediorientale. Principalmente perché avevo dei non indifferenti colpi in canna da sparare (ricette provate e venute molto bene) di cucina Mediorientale… E un po’ perché mi sembrava molto in tema per avere una Pasqua un po’ alternativa ma che ricordasse l’origine della Pasqua.

L’antipasto composto da Babaganush, Hummus e mi mancava la terza salsina…. Per Natale avevo ricevuto l’ultimo libro di un famosissimo chef di cui ho cucinato tantissime ricette e sempre con risultati oltre qualsiasi aspettativa. Quindi mi sento tranquilla ad andare in diretta. Fatal error!

In famiglia non amiamo molto la menta quindi sono partita già dimezzando il quantitativo richiesto ma niente…. Non si sentiva proprio il sapore delle fave, sapeva solo di menta… Alla fine l’ho dovuta buttare (cosa che odio) perché non la mangiava nessuno.

Ovviamente mi sono fatta delle domande… Mi è venuto il dubbio che forse in Gran Bretagna o negli Stati Uniti la menta sia meno forte che da noi….magari dovrei riprovare con la mentuccia… Ci riproverò e se il risultato sarà buono lo condividerò con voi!

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